La misura è già operativa a Livorno ed entro il 2016 lo sarà a Napoli

di Marina Crisafi - Se il disegno di legge sul reddito di cittadinanza è al palo in Parlamento da tempo e il ministro Visco, in occasione del referendum per la sua introduzione in Svizzera, ha affermato che in Italia non si può fare, ci pensano i comuni, dal canto loro, a sperimentare una forma di sostegno ai cittadini in difficoltà.

A Livorno la misura è già operativa, mentre a Napoli è di pochi giorni fa l'annuncio della sua approvazione.

Ecco come funziona:

A Livorno 500 euro al mese in via sperimentale

Livorno si rilancia, dopo le polemiche sulla gestione dei rifiuti e l'avviso di garanzia che hanno riguardato il sindaco Nogarin, mettendo in tavola uno dei cavalli di battaglia da sempre del M5S: il reddito di cittadinanza.

La misura pari a 500 euro al mese, e per ora in fase sperimentale (per sei mesi), è destinata a chi possiede determinati requisiti (residenza nel comune da almeno 5 anni, disoccupazione e iscrizione al locale centro per l'impiego, reddito familiare non superiore a 6.530 euro) ma l'idea è quella di renderla strutturale a partire dal 2017.

"La platea si allargherà - afferma infatti il sindaco livornese la cui ambizione è quella - di estendere il reddito di cittadinanza a duemila persone entro fine mandato, sperando che nel mentre qualcuno trovi lavoro e non ne abbia più bisogno". Finora sono stati stanziati 300mila euro. In cambio dei 500 euro mensili, inoltre, il comune ha invitato a effettuare lavori socialmente utili, con risposte, come risulta dalle testimonianze raccolte da La Stampa, sopra le aspettative.

Napoli approva il reddito di cittadinanza

Anche a Napoli, il comune guidato da De Magistris prova a introdurre il reddito minimo di cittadinanza. La giunta infatti ha approvato nei giorni scorsi una delibera ad hoc a conclusione di un percorso, si legge: "avviato da tempo dall'Amministrazione comunale con le iniziative di contrasto all'esclusione e alla povertà, proseguito con il forte sostegno dato alla raccolta di firme per la presentazione di un progetto di legge per il reddito minimo regionale, culminato ora con l'introduzione del reddito minimo cittadino che, a partire dal 2016, sarà realtà a Napoli".

A breve, saranno definiti gli importi annuali e i requisiti per accedervi. In ogni caso, criterio base per usufruire della misura sarà l'essere residenti nel comune da almeno 24 mesi.

Si tratta di una scelta che a Napoli, come a Livorno, sottolineano dall'assessorato partenopeo al welfare e al lavoro, "di civiltà, in un Paese che, assieme alla Grecia, è l'unico a non avere alcuna legislazione al riguardo nonostante che il Parlamento Europeo, fin dal lontano 1992, lo abbia chiesto con una apposita deliberazione a tutti gli stati membri".


Foto: 123rf.com
In evidenza oggi: