L'accordo firmato oggi alla Camera dei deputati prevede la possibilità di accedere ai finanziamenti a chi è disposto a specializzarsi in Adr

di Marina Crisafi - Per aiutare gli avvocati in crisi arriva il microcredito ad hoc. L'iniziativa, nata dall'accordo tra l'Osservatorio Nazionale dei sistemi Adr e l'Ente Nazionale per il microcredito siglato oggi presso la Camera dei deputati, nasce per andare incontro alle problematiche economiche crescenti affrontate da numerosi professionisti, cui si unisce il collasso del sistema giustizia e la necessità di guardare agli strumenti alternativi di risoluzione delle controversie.

La possibilità di accedere a micro finanziamenti sarà infatti soggetta alla disponibilità dei professionisti forensi di specializzarsi e operare attivamente nel campo delle Adr (mediazione, negoziazione, arbitrato) andando a deflazionare il carico della giustizia e muovendosi, al contempo verso una vision più imprenditoriale e innovativa della professione.

Dai dati del Censis, infatti, emerge, come dichiarato su L'AltraPagina.it dal vicepresidente esecutivo dell'osservatorio Adr, Giammario Battaglia, "una fotografia di una professione organizzata ancora su base individuale e in microstrutture".

In particolare, il 70% degli avvocati è titolare unico di studio, pochissimi hanno un sito internet e vi è una scarsa propensione ad usare le nuove tecnologie. Manca insomma una forma mentis di stampo imprenditoriale.

Il microcredito serve quindi, ha aggiunto Battaglia, a dare una scossa alla categoria, facendo da leva per ampliare la formazione dei professionisti in campo stragiudiziale e aumentare la gamma dei servizi offerti.

Si tratta di un'occasione "importante per i professionisti italiani in difficoltà e per gli avvocati non bancabili" ha sottolineato la vicepresidente dell'osservatorio Francesca Tempesta, auspicando "un'ampia collaborazione anche degli ordini professionali".

L'accordo, sottoscritto oggi tra i vertici dei due enti, è stato presentato ufficialmente alla conferenza dei presidenti di gruppo della Camera e alla stampa.

La prima regione italiana a sperimentarlo sarà la Puglia, dando il via a breve a percorsi mirati per i professionisti che saranno guidati da tutor sia nella richiesta dei finanziamenti sia nella formazione per le dovute competenze in materia.


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