Come funziona lo "sconto" previsto dal ddl all'esame della commissione finanze del Senato

di Marina Crisafi - Pagare i debiti a rate decurtati da interessi, sanzioni e aggi. È questa la nuova chance per saldare il proprio conto con Equitalia, offerta dal ddl rottamazione dei ruoli, presentato nei mesi scorsi dai senatori Anna Maria Bernini ed Emilio Floris e ora all'esame della 6° Commissione finanze del Senato.

Già ribattezzato, seppur impropriamente, "maxi-condono" o "sanatoria Equitalia" il ddl, prendendo atto della crisi di liquidità in cui versano oggi molti contribuenti (aggravata peraltro dalla recente crisi economica, che non consente di saldare il pagamento delle imposte), mira a sanare una situazione "controproducente" per lo stesso erario, fornendo ai contribuenti una soluzione per estinguere il proprio debito, stralciandone una parte, e al primo la possibilità di recuperare almeno parzialmente importi che rischiano di andare perduti.

Ecco cosa prevede la proposta:

Piano di rientro obbligatorio

Se oggi è il contribuente debitore a dover chiedere ad Equitalia la possibilità di rateizzare il proprio debito, l'art. 3 del ddl prevede che sia quest'ultima obbligata d'ufficio a proporre la definizione della situazione debitoria "a saldo e stralcio" dei ruoli, con azzeramento di sanzioni, interessi e aggi e la possibilità di pagare a rate.

In base al testo, la proposta di definizione dovrebbe riguardare l'intero debito per ruoli resi esecutivi fino al 31 dicembre dell'anno di entrata in vigore della nuova legge, ivi compresi quelli già oggetto di precedente rateizzazione.

I destinatari della proposta

Il meccanismo adottato dal ddl è destinato a due diverse tipologie di contribuenti: quelli in "grave difficoltà finanziaria" e quelli in "momentanea difficoltà finanziaria".

I primi sono rappresentati dai contribuenti che hanno debiti iscritti a ruolo costituiti per oltre il 50% da ruoli resi esecutivi prima del 31 dicembre 2010. In tale ipotesi, la proposta prevede il pagamento per intero dell'Iva e dei contributi previdenziali, con la riduzione al 75% delle imposte dovute all'agenzia delle Entrate e stralcio integrale di sanzioni, interessi e aggi della riscossione.

I secondi, invece, da coloro i cui debiti, iscritti a ruolo, sono rappresentati per oltre la metà da ruoli resi esecutivi prima del 31 dicembre 2012. In tale ipotesi, fermi restando il pagamento integrale dell'Iva e dei contributi previdenziali, nonché l'azzeramento delle sanzioni, degli interessi e dell'aggio, si abbatterebbero del 95% le imposte dovute all'Agenzia.

Le rate e la procedura

Sulla base delle somme complessivamente dovute, il debito potrà essere rateizzato in 8 o 12 rate trimestrali, a seconda che l'importo sia o meno inferiore a 50mila euro.

La procedura di definizione "a saldo e stralcio" risulterebbe distinta in tre fasi: nella prima, entro il 30 aprile dell'anno successivo a quello di entrata in vigore della legge, Equitalia deve notificare al contribuente la proposta; nella seconda, entro il 31 maggio successivo, Equitalia trasmette la proposta alle Entrate e all'Inps; nella terza, infine, entro il 31 luglio successivo all'entrata in vigore, il contribuente deve comunicare a Equitalia l'accettazione della proposta ricevuta pagando, ove previsto, la prima rata entro il 30 settembre.

Modalità attuative

Le disposizioni del disegno di legge si applicano anche ai debiti iscritti a ruolo già oggetto di rateizzazione, in corso o decaduta.

Le modalità di attuazione sono demandate ad apposita circolare dell'Agenzia delle Entrate, da emanare d'intesa con l'Inps, entro 30 giorni dall'entrata in vigore della legge.

Ddl rottamazione dei ruoli

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