La Sentenza emessa dal Giudice Monocratico del Tribunale di Nola dott. Aldo Polizzi presenta una interessante analisi degli orientamenti espressi dalla giurisprudenza di legittimità, con particolare riferimento ai criteri di imputazione della colpa quanto alla omessa diagnosi, nonché in relazione all'accertamento del nesso causale nei reati omissivi impropri (o commissivi mediante omissione) in cui certamente l'ipotesi di omessa diagnosi và annoverata. In particolare, in materia di nesso causale, il Giudice ha richiamato la Sentenza della Cassazione a Sezioni Unite n. 30328/2002, nella quale pur riconoscendosi la peculiarità della fattispecie omissiva, si osserva come il nesso causale debba pur sempre essere accertato mediante un giudizio controfattuale basato su leggi scientifiche, non potendosi ammettere nell'ambito della causalità omissiva, diversamente da quanto richiesto per la causalità attiva, l'attribuzione di un evento come ?forse? e non ?certamente? cagionato dal comportamento dell'agente, se non tollerando una grave violazione dei principi di legalità, tassatività e tipicità della fattispecie e della garanzia di responsabilità personale. Si afferma pertanto la non condivisibilità dell'orientamento, pur tradizionale e prevalente, che in tema di causalità omissiva impropria (o commissiva mediante omissione), ritiene sufficienti serie ed apprezzabili possibilità di successo dell'ipotetico trattamento doveroso omesso, anche se con limitati coefficienti talora espressi in misura inferiore al 50%. (Tribunale Penale di Nola, Sentenza 20 ottobre 2004 - 14 dicembre 2004: Omicidio per colpa professionale del sanitario). [Sentenza cortesemente inviata dall'Avv. Pietro D'Antò - IUS SIT www.iussit.it].

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