Una breve informativa sulla proposta di Legge per l'istituzione dell'Agenzia nazionale per l'educazione finanziaria degli italiani
di Roberto Paternicò - La crescente complessità e differenziazione dei prodotti bancari, finanziari e assicurativi, causati dalla sfrenata competizione tra i vari intermediari bancari e/o finanziari, ne ha reso quasi impossibile la comprensione per l'utenza.
Orientarsi e scegliere le soluzioni più idonee per i propri fabbisogni nella gestione del risparmio é lasciata, in linea di massima, alle controparti (bancarie/finanziarie) o ad eventuali consulenti indipendenti.
L'Italia, purtroppo, si colloca per tali necessità agli ultimi posti in rapporto alle maggiori economie internazionali (44° posto nel Mondo e all'ultimo posto tra i Paesi del G8 in termini di diffusione delle conoscenze finanziarie di base).
La proposta di Legge n.3666, presentata alla Camera dei Deputati il 9 Marzo 2016, prevede l'istituzione di un'Agenzia nazionale, controllata dal Ministro dell'economia e delle finanze, in analogia al "Money Advice Service" inglese. Un'autorità indipendente, istituita nel 2010 nel Regno Unito, per illustrare e far comprendere alla popolazione le tematiche finanziarie ed assisterla nella gestione del risparmio.
In linea di principio la prospettiva é quella di rafforzare l'alfabetizzazione finanziaria dell'intera popolazione adulta con l'augurio che, anche, in ambito scolastico si possa dare inizio all'istruzione degli alunni.
La proposta di Legge, in sintesi, si articola verso:
1) la promozione della conoscenza finanziaria, anche, mediante la relativa pianificazione dei programmi;
2) la comprensione dei benefici e dei rischi associati alle varie forme di gestione del risparmio;
3) la realizzazione di materiali divulgativi ed attività educative;
4) un servizio di consulenza aperto a tutti i cittadini insieme ad iniziative congiunte con altri soggetti pubblici e privati. Questi ultimi, ci auguriamo non controparti degli utenti.
L'Agenzia, dotata di personalità giuridica e di autonomia contabile-gestionale, dovrebbe garantire un'adeguata capacità d'intervento e d'indipendenza con il controllo e l'indirizzo del Ministro dell'economia e delle finanze ed opererà sulla base delle politiche nazionali per la comunicazione e la diffusione delle informazioni volte a promuovere la conoscenza e l'acquisizione delle competenze di base per la gestione del risparmio privato, individuandone gli obiettivi ed i programmi.
Potranno intervenire, anche, i soggetti privati che, con le necessarie competenze professionali, intendano esercitare le attività di divulgazione ovvero fornire contenuti di carattere digitale volti a favorire la diffusione di conoscenze e competenze di base sulla gestione del risparmio.
La programmazione annuale dei settori prioritari d'intervento sarà sviluppata, anche, in riferimento alle indicazioni provenienti dagli organismi internazionali circa l'educazione finanziaria da applicare nonché in attuazione di disposizioni provenienti dall'Unione europea.
L'augurio, per il successo di tale iniziativa risiederà nell'oggettiva illustrazione delle tematiche finanziarie e nella capacità di far comprendere con semplicità le complicate costruzioni della "finanza creativa".
Da evitare, invece e soprattutto, che il sistema non diventi uno strumento d' "indottrinamento di massa" verso obiettivi speculativi o d'indirizzo di organismi nazionali, europei ed internazionali.
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