Montecitorio ha votato la fiducia al testo senza emendamenti e articoli aggiuntivi. Ora la parola passa al Senato

di Marina Crisafi - Sì della Camera alla fiducia al disegno di legge di conversione del c.d. Dl banche. Con 351 voti a favore e 180 contrari, Montecitorio ha approvato senza emendamenti né articoli aggiuntivi il testo "congelato" nella versione licenziata dalla commissione finanze. Ora il provvedimento passa al Senato per la seconda lettura dove, considerata la pausa per Pasqua e l'imminente scadenza del decreto, non dovrebbe subire modifiche.

Tra le tante novità del dl, che reca misure urgenti per la riforma delle banche di credito cooperativo, spiccano una serie di interventi che riguardano in via generale il sistema del credito, come la norma che dice definitivamente stop all'anatocismo e le agevolazioni fiscali per chi acquista casa all'asta.

Ecco, in pillole, le novità:

Bcc e Gacs

Il dl disciplina la riforma delle banche di credito cooperativo, ridefinendone la struttura e facendo nascere il fondo temporaneo delle Bcc, promosso dalle associazioni di categoria, per coadiuvare il processo di adeguamento e favorire il consolidamento e la concentrazione delle banche. Tra le maggiori modifiche al testo, rilevano alcuni paletti alla clausola "way out", secondo la quale una banca che non vuole aderire a un nuovo gruppo può uscirne trasformandosi in spa.

A rilevare inoltre la norma che estende la garanzia sulle cartolarizzazioni delle sofferenze (Gacs) agli intermediari finanziari iscritti all'albo della banca d'Italia.

Stop anatocismo infrannuale

Tra le novità emerse dall'esame in commissione, vi è la norma che vieta il meccanismo di capitalizzazione infrannuale degli interessi chiarendo, una volta per tutte, che la periodicità del conteggio degli interessi debitori con le banche non può essere inferiore a un anno. Ciò vale sia per i rapporti di conto corrente che per i conti di pagamento.

Più conveniente comprare casa all'asta

Diventa più convienente comprare casa all'asta sia per le persone giuridiche che per i privati. I trasferimenti immobiliari nell'ambito di vendite giudiziarie infatti beneficeranno di un'imposta in misura fissa di 200 euro (sia per quella di registro, che ipotecaria e catastale), anziché, dover sostenere il pagamento di un'aliquota del 9% sul valore.

Eliminato anche l'obbligo per l'acquisto da parte di privati (permanendo invece quello per le imprese), di rivendere entro due anni per poter usufruire delle agevolazioni prima casa, fermi restando i requisiti dell'immobile (che non deve essere di lusso e deve essere ubicato nel comune in cui l'acquirente ha la residenza o la trasferisce entro 18 mesi dall'acquisto).

Rifiuto di pagare assegni

Ulteriore novità del testo è l'estensione della possibilità di rifiutare il pagamento degli assegni, da parte degli intermediari finanziari, a tutte le tipologie e non più solo a quelli elettronici, sia con atto autentico (protesto) sia con dichiarazione della banca d'Italia richiesta dagli stessi intermediari.

La norma "salva-multe"

Viene prorogato infine di due giorni (arrivando così a 7 totali in luogo dei 5 attualmente previsti) il termine per pagare le sanzioni amministrative ridotte del 30% tramite servizi di home banking o con strumenti diversi da quelli in contanti o tramite conto corrente postale. In sostanza, viene creato una sorta di "ponte" tra le due date, stabilendo che "l'effetto liberatorio del pagamento si produce se l'accredito a favore dell'amministrazione avviene entro due giorni dalla data di scadenza del pagamento".

Il testo del d.l. banche
Vedi anche:
- L'anatocismo bancario
- La raccolta di articoli e sentenze sull'anatocismo
- L'anatocismo in generale

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