Il Garante per la protezione dei dati personali (Newsletter 15/21 novembre 2004), intervenendo sul caso di una giovane uccisa, è tornato a ribadire che l'informazione deve essere fornita nel pieno rispetto dei diritti e della dignità delle vittime e che i giornalisti devono valutare, con la massima attenzione e responsabilità, la effettiva necessità di riferire dettagli e particolari non essenziali ai fini di una corretta informazione sulla vicenda anche tenendo presenti le disposizioni penali che tutelano la riservatezza delle vittime di violenza sessuale.

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