Il ddl ora passa al Senato per l'approvazione definitiva prima di Natale

di Marina Crisafi - La maratona notturna alla Camera si è conclusa con un sì senza fiducia alla legge di stabilità. Approvato con 297 voti (93 i contrari), il ddl ora passa al Senato per l'approvazione definitiva che arriverà prima di Natale.

Diverse le modifiche al testo rispetto al testo della manovra licenziato dalla commissione bilancio che dai 993 commi iniziali arriva a superare largamente i mille commi e che ora "pesa" ben 35,4 miliardi rispetto ai 29,6 iniziali, per l'effetto soprattutto delle misure introdotte dal capitolo sicurezza e cultura approvato dopo i fatti di Parigi (con gli 80 euro alle forze di polizia, i fondi per i diciottenni, il cybercrime e le periferie) e dell'istituzione del fondo di solidarietà per i piccoli obbligazionisti che hanno perso i propri risparmi a causa del salvataggio delle quattro banche in crac (Banca Marche, Etruria, Carife e Carichieti), alzando così l'asticella del deficit dal 2,2% al 2,4%.

Gli interventi introdotti si sommano così ai "pilastri" fissati al momento del varo in Cdm: come l'addio alle tasse sulla prima casa (fatta eccezione per gli immobili di lusso), l'eliminazione delle clausole di salvaguardia che avrebbero portato agli aumenti di Iva e accise sin da gennaio, il canone Rai in bolletta, l'aumento dai mille ai 3mila euro del tetto all'uso del contante, gli sgravi per le assunzioni e il superammortamento sugli investimenti delle imprese, mentre scompare l'annunciato calo dell'Ires (l'imposta sui redditi delle società) per il quale occorrerà attendere sino al 2017.

E ancora, rilevano, le assunzioni di medici ed infermieri, le novità per il codice della strada e la possibilità di pagare con bancomat (e carte di credito) anche l'acquisto del giornale all'edicola, il caffè al bar e il parchimetro.

Tra le modifiche approvate durante la maratona di stanotte, inoltre, oltre alla sospensione dei contenziosi amministrativi per alcuni arenili, arriva la card per le famiglie numerose con più di tre figli minorenni che potranno chiedere in base all'Isee, una vera e propria carta per ottenere sconti sull'acquisto di beni, accedere a riduzioni delle tariffe con i soggetti pubblici e privati che aderiranno all'iniziativa e creare uno o più gruppi d'acquisto (come i Gas).

Inizialmente estesa ad una platea di famiglie con figli under26 e poi ridelineata per i soli nuclei con almeno tre minorenni, la carta è introdotta in via sperimentale e le modalità attuative saranno specificate in seguito.

Il testo ora passa in Senato per la terza e ultima lettura per diventare legge presumibilmente entro mercoledì prossimo.

Ddl approvato alla Camera
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