L'evoluzione della doggy bag in una sportina elegante, frutto dell'iniziativa promossa dal ministero dell'ambiente, Unioncamere Veneto e Conai

di Marina Crisafi - Avanzi per il cane? No per tutta la famiglia che potrà portar via i resti della cena dal ristorante o dalla pizzeria di turno con una sportina molto chic: la "family bag". Evoluzione della doggy bag, realizzata con materiali di riciclo, l'iniziativa è stata promossa dal Ministero dell'ambiente con la collaborazione di Unioncamere Veneto e Conai e presentata a Padova in questi giorni.

Non si tratta solo di un "upgrade semantico" per svecchiare il termine della vecchia doggy bag, il fine, come sottolineato dal sottosegretario all'ambiente Barbara Degani, è quello di "affrancare il concetto dal ghetto del nostro immaginario e dal pudore di richiederlo a fine pasto". In sostanza, un vero e proprio passaggio culturale, all'insegna del "non sprecare" come stile di vita.

Le family bag saranno recapitate per il momento in un centinaio di ristoranti della regione, ma il ministero e Unioncamere Vento hanno firmato una dichiarazione di intenti che li impegna a diffondere il progetto.

E se la doggy bag è un diritto, consacrato anche dalla Cassazione con la recente sentenza 29942/2014 (leggi: "La ‘doggy bag' è un diritto. Lo dice la Cassazione"), con la family bag non ci si dovrà più preoccupare dell'imbarazzo.

Portando a casa il cibo avanzato infatti, si legge nella stessa "pochette" alla moda, "non dovrai più sentirti in colpa né per aver sprecato del cibo ancora potenzialmente buono, né dovrai aver paura di offendere il ristoratore". E anzi, "aiuterai a evitare gli sprechi e lusingherai il cuoco portando le sue ricette anche a casa tua, magari condividendole con la tua famiglia
o con i tuoi amici".



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