Il decreto legislativo in materia di riscossione sostituisce l'aggio dell'8% con gli oneri di riscossione che saranno commisurati ai costi del servizio

di Marina Crisafi - Presto le cartelle Equitalia diventeranno più leggere, alleviate di uno dei tanti balzelli che contribuiscono a far lievitare l'importo dovuto, come sa bene chi ha avuto a che fare con una notifica da parte della società di riscossione.

Si profila all'orizzonte, infatti, l'addio all'aggio dell'8% che verrà sostituito dagli oneri di riscossione, i quali comunque non potranno essere superiori al 6% del riscosso e dovranno essere commisurati agli effettivi costi del servizio.

È una delle diverse novità previste dallo schema di decreto in materia di riscossione (qui sotto allegato), approvato venerdì scorso dal Consiglio dei Ministri, nell'ambito dell'attuazione della delega fiscale (leggi: "Delega fiscale: stretta sulle agenzie e sanzioni più leggere per chi paga entro l'anno").

Ma non solo. Il decreto, avviato ora verso il necessario parere delle commissioni parlamentari (peraltro non vincolante) prima di diventare definitivamente operativo, oltre ad introdurre una sorta di "freno" all'entità dei compensi della società di riscossione, legandoli ai costi sostenuti dalla stessa per il servizio, prevede anche che si trova in una "situazione temporanea di difficoltà" possa ottenere una dilazione del pagamento delle somme iscritte a ruolo fino a un massimo di 72 rate mensili. Equitalia dovrà concedere la rateizzazione "in automatico", dietro, cioè semplice richiesta del contribuente, salvo che il debito non superi i 50mila euro; in tal caso, la dilazione potrà essere concessa soltanto se il contribuente fornisce adeguata documentazione.

Altra novità, è che la rateizzazione delle somme potrà avvenire non soltanto sui ruoli di Equitalia ma anche sugli avvisi di accertamento dell'Agenzia delle Entrate: in caso di definizione concordata, infatti, il pagamento potrà essere effettuato in 4 anni (in luogo di 3) con un minimo di 8 rate e un massimo di 16 e il piano di rientro non decade in caso di "lieve inadempimento" (ritardo fino a 5 giorni o versamenti minori fino al 3% del dovuto per debiti entro 10mila euro). Gli avvisi di accertamento, inoltre diventano esecutivi e l'affidamento delle somme potrà essere inviato a Equitalia anche via mail.

 

Qui lo schema di decreto in materia di riscossione

In evidenza oggi: