Approvato da Montecitorio il ddl di riforma della scuola. Ora il testo passa al Senato per l'approvazione definitiva

di Marina Crisafi - Che sia una "buona" o una "cattiva scuola" quella delineata dal ddl che ha avuto oggi l'ok da Montecitorio lo deciderà il tempo. Anche se ancora si tratta solo del primo scoglio perché per il sì definitivo alla riforma l'ultima parola spetta al Senato, dove non mancheranno senz'altro notevoli limature (già peraltro annunciate e richieste) che andranno ad aggiungersi a quelle già apportate alla Camera.

Intanto, tra l'"emozione" di premier e ministri che hanno parlato di "grande cambio culturale", le polemiche dell'opposizione e le proteste dello stesso mondo scolastico e dei sindacati che annunciano battaglia, la riforma ha ricevuto il placet dei deputati con 316 voti a favore e 137 contrari, apprestandosi a traghettare a palazzo Madama per l'esame finale con la rassicurazione del Garante sulla "salvezza" degli scrutini.

Autonomia, maggiore libertà nella gestione e super poteri ai dirigenti sono i punti che caratterizzano il nuovo sistema scolastico tracciato dalla riforma, cui si accompagna l'approvazione di 100mila nuove assunzioni a partire da settembre, mentre è stata stralciata ieri una delle norme "della discordia" sul 5xmille.

 

Ecco i punti salienti del testo di legge:

 

-     Autonomia scolastica

Rafforzare l'autonomia scolastica, quindi dare strumenti e libertà per la gestione delle risorse umane, degli edifici, dei progetti formativi e delle finanze, è uno dei principi cardine della riforma.

Le scuole si ritroveranno con un organico potenziato (grazie anche al piano straordinario di assunzioni), gestito interamente dal dirigente che potrà formare la sua "squadra" personale. Ogni scuola inoltre potrà indicare il proprio fabbisogno di docenti e strumenti per poter attuare i Pof (piani dell'offerta formativa) che diventano un onere triennale legato anche ad adempimenti quali organici, assunzioni e mobilità del personale.

 

-     "Super preside"

Arriva il "super preside", con il dirigente scolastico chiamato a maggiori poteri ivi compresa la "chiamata diretta" degli insegnanti dell'istituto, gestito con incarico dalla durata triennale, rinnovabile. Ampia la discrezionalità concessa nella formazione della "squadra" scolastica, sia nell'utilizzazione dell'organico esistente, evitando la formazione di classi numerose, sia nella selezione, per la quale potrà attingere dall'albo territoriale di riferimento, costituito dagli uffici scolastici regionali, all'interno dei quali i docenti presenteranno la propria candidatura. In quest'ambito il dirigente selezionerà i profili e potrà fare anche colloqui. Il docente prescelto, se ha ricevuto più proposte, potrà scegliere quale accettare; qualora, invece, non ne ricevesse la sua assegnazione sarà decisa dall'ufficio scolastico regionale. L'operato del dirigente sarà controllato da un apposito nucleo di valutazione.

 

-     Scuola trasparente e fondi ad hoc

All'insegna della trasparenza, l'istituzione di un portale unico in cui dovranno essere pubblicati tutti i dati relativi al sistema di istruzione: bilanci delle scuole, pof, anagrafe dell'edilizia, incarichi di docenza e curricula degli insegnanti.

Istituito anche un fondo ad hoc, di 200 milioni all'anno, per la valorizzazione del merito dei docenti. Le risorse saranno distribuite alle scuole tenendo conto dei territori con maggiori criticità sotto il profilo educativo e sarà il dirigente ad assegnare i fondi ai docenti tenendo conto dei criteri stabiliti dal nucleo di valutazione interno alla scuola (partecipato anche da genitori e studenti).

 

-     School bonus e detrazioni scuole paritarie

Previsto uno school bonus, ovvero un beneficio fiscale pari ad un credito di imposta al 65% per coloro che decidono di fare donazioni a favore delle scuole per la costruzione di nuovi edifici, la manutenzione di quelli esistenti o la promozione di progetti.

Scatta anche la detraibilità delle spese sostenute dalle famiglie per i figli che frequentano le scuole paritarie, fino a 400 euro all'anno per studente.

 

-     100mila assunzioni

Altro punto cardine del provvedimento approvato oggi, l'assunzione di 100mila docenti (di cui 15mila sul sostegno) a partire da settembre.

I futuri insegnanti sono i vincitori del concorso del 2012 e gli iscritti nelle graduatorie ad esaurimento.

Per loro è previsto un periodo di prova annuale per ottenere l'immissione nel ruolo.

Dopo di che, si ricomincerà ad assumere per concorso.

 

-     Card per i prof

Arriva anche la card destinata all'aggiornamento dei prof: un voucher di 500 euro che potrà essere utilizzato per l'acquisto di libri, l'ingresso a mostre e ad eventi culturali, l'iscrizione a corsi di formazione.

Diventa obbligatoria anche la formazione in servizio con uno stanziamento per la prima volta strutturale pari a 40 milioni di euro annui dal 2016.

 

-     Edilizia scolastica

In ordine all'edilizia scolastica, è previsto un bando per la costruzione delle scuole altamente innovative sotto il profilo architettonico, impiantistico e tecnologico.

Stanziati anche 40 milioni per il finanziamento di indagini diagnostiche sui controsoffitti delle scuole.

 

-     Alternanza scuola-lavoro

200 le ore introdotte nei licei e 400 quelle nell'ultimo triennio dei tecnici e dei professionali, mentre i tirocini saranno effettuati in aziende, enti pubblici, musei anche all'estero.

Finanziamento ad hoc di 90 milioni per la creazione di laboratori territoriali, con apertura anche pomeridiana, finalizzati ad orientare i giovani al lavoro e a contrastare la dispersione scolastica.

Sul piano digitale l'investimento diventa permanente: oltre i 90 milioni, arriveranno 30 milioni all'anno per sempre a partire dal 2016.

 

-     Materie

Sul piano degli insegnamenti vengono potenziate anzitutto le competenze linguistiche, con italiano per gli studenti stranieri e inglese per tutti, ma anche le materie riguardanti arte, musica, diritto, economia e discipline motorie.

Maggiore lo spazio per l'educazione al benessere e allo sviluppo delle competenze digitali degli studenti.

Per le superiori invece il cv diventa flessibile con la possibilità di attivare materie opzionali per andare incontro alle esigenze degli studenti. Previsto un curriculum digitale per gli studenti dove verranno inserite anche le competenze maturate in ambito extrascolastico (come volontariato, attività sportive, ecc.) al fine di raggruppare le informazioni utili per il futuro inserimento lavorativo. 


In evidenza oggi: