Un fisco più caro che non dimentica settori molto commerciali come la birra e le sigarette elettroniche.
A dare il via alle tante novità in attesa per il nuovo anno questa volta è stato il fisco che ha pensato bene di "inaugurare" il 2015 con una serie di rincari a partire dal primo gennaio .
Gli aumenti riguardano diversi settori tra cui: multe, contributi previdenziali, fondi pensione, acqua e autostrade.  Un fisco più caro, insomma, che non dimentica settori molto commerciali come la birra e le sigarette elettroniche.

Qualcuno magari si potrà consolare perché in altri settori qualche risparmio ci sarà: come ad esempio nel mercato degli e-book, la cui IVA scende al 4% (v. Nuovi criteri di tassazione IVA su applicazioni, musica ed ebook). Ci sono poi altre novità positive come il bonus bebè di 80 euro per i nuovi nati, gli ecobonus, le agevolazioni IRAP e contributive previste per i neoassunti. 

Agevolazioni sono previste sulla luce e sulle bollette del gas ma il "favore" non si estende all'acqua che invece subisce un duro rincaro del 4,8% in più rispetto alle tariffe del 2013, nè ai pellet: l'IVA di questo combustibile ricavato dal legno, infatti, sale vertiginosamente dal 10% iniziale al 22%
Brusco risveglio nel 2015 anche per gli automobilisti: i viaggiatori, infatti, vedranno salire i pedaggi delle autostrade con una media dell'1,32% in più rispetto all'anno precedente. 
Un lieve aumento per le multe e per i contributi previdenziali dei commercianti e degli artigiani, che salgono fino al 22,74% i primi e fino al 22,65% i secondi. Rincaro di ben 3 punti invece, per i contribuenti autonomi iscritti soltanto alla gestione separata Inps.

E come se non bastasse anche l'età pensionabile sarà prolungata di ben quattro mesi dato che sono stati recepiti gli aggiornamenti dei parametri sulla "speranza di vita" (V. Pensioni: la "speranza di vita" allunga di 4 mesi l'addio al lavoro di Marina Crisafi).
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