di Marina Crisafi - Sarà un anno "digitale" quello che sta per arrivare per la P.A. Tra gli annunci politici di "trasparenza" quale chiave di volta e le esigenze della spending review, la pubblica amministrazione va incontro a misure che entreranno in vigore, in modo graduale, a partire da gennaio.

Anche se il 2015 sarà più un anno di "semina" i cui frutti si vedranno soprattutto nel 2016, è lungo l'elenco delle piccole e grandi rivoluzioni che interesseranno la P.A. agevolando i rapporti con i cittadini e cominciando a concretizzare il quadro delineato oltre 10 anni orsono dal Cad.

Dalla fatturazione elettronica all'identità digitale, dall'anagrafe unica alla sanità, passando per il Sistri, ecco le principali novità dell'agenda digitale per l'anno appena iniziato:

 

-      Banda larga

Le infrastrutture del piano "banda ultra larga" daranno i propri frutti nel 2015, soprattutto nel Sud Italia.

Lo scopo è quello di raggiungere i target europei 2020, con una copertura del 100% a 30 Mbps e dell'85% a 100 Mbps.

 

-      Documento unico e identità digitale

Il documento digitale unificato e l'identità digitale rientrano tra le "vecchie" priorità dell'agenda della P.A.

Il primo ha l'obiettivo di riunire in un unico documento le funzioni di carta di identità elettronica, tessera sanitaria e carta nazionale dei servizi, sarà gratuito e destinato a partire nel 2015.

L'identità digitale prevede, invece, la distribuzione dei Pin unici necessari per consentire ad ogni cittadino di accedere a servizi pubblici e privati attraverso lo Spid (Sistema Pubblico per la Gestione dell'Identità Digitale).

Il progetto dovrebbe vedere la luce entro la prima metà del 2015 raggiungendo, entro la fine di settembre, 3 milioni di utenti e almeno 10 milioni entro il 2017.

 

-      Anagrafe unica

L'anagrafe nazionale della popolazione residente (Anpr) sarà su una piattaforma interoperabile in grado di accogliere dal 2015 i dati delle 8.100 anagrafi dei comuni italiani.

L'Anpr, una delle infrastrutture portanti dell'agenda digitale, sarà una grande banca dati, alla quale potranno agganciarsi le altre (dall'Istat alla sanità, dalle scuole alla giustizia) per recuperare tutte le informazioni necessarie (dai dati civici a quelli censuari, dai certificati di nascita e di morte, ecc.) evitando così di dover rimbalzare da un ufficio all'altro.

 

-      Fatturazione elettronica

Già a regime dal giugno scorso per le P.A. centrali, dal 31 marzo 2015 la fatturazione elettronica sarà estesa a tutte le amministrazioni locali.

Da tale data pertanto tutti i fornitori delle P.A. dovranno obbligatoriamente inviare il documento elettronico.

I dati sulla fatturazione poi potranno essere incrociati con quelli Siope (sistema sul quale si basa il portale soldipubblici.gov.it che mostra come vengono spesi i denari pubblici) arricchendo le informazioni disponibili e consentendo l'effettuazione di ricerche più approfondite sulla spesa pubblica entrando in un maggior livello di dettaglio.

 

-      Pagamenti telematici

Oltre al 730 precompilato e alla marca da bollo online, dal 2015 l'agenda per la semplificazione prevede, tra i suoi obiettivi, l'introduzione (graduale) dei pagamenti telematici in tutta la P.A.

Sarà possibile pagare online tasse, multe, tributi (ecc.) tramite i siti istituzionali, via bonifico o carta di credito, come su un qualsiasi portale e-commerce.

 

-      Sistri

Entro la metà del 2015, saranno avviate dal ministero dell'Ambiente le procedure per l'affidamento della concessione del servizio Sistri, in conformità al Codice degli appalti (d.lgs. n. 163/2006), alle norme Ue e ai principi di economicità, semplificazione ed interoperabilità tra i sistemi informatici.

A fine 2015, pertanto, cesserà l'efficacia dell'attuale contratto di gestione del Sistri, a favore di un servizio innovativo e costantemente aggiornato dal punto di vista tecnologico, per il quale è prevista anche l'interconnessione con il Corpo forestale di stato.

 

-      Scuola digitale

Banda larga in tutte le classi, spostamento degli investimenti dagli strumenti digitali alla essenziale formazione degli insegnanti, metodo del "bring your own device" (ovvero porta il device da casa) al fine di abbattere i costi dell'hardware, coding anche alla primaria.

Questi gli obiettivi digitali che si propone di realizzare il piano "La Buona Scuola" per realizzare quella transizione verso la Scuola 2.0, rimasta ancora sostanzialmente inattuata (fatta eccezione per le iscrizioni online obbligatorie e il registro in formato elettronico).

 

-      Sanità digitale

Il piano per la sanità digitale prevede, a breve termine, ovvero gradualmente tra il 2015 e la fine del 2016 la possibilità di effettuare le prenotazioni delle prestazioni sanitarie per via telematica in tutte le Regioni e l'accesso ai referti online o presso le farmacie.

A completamento di un quadro già iniziato e mai ultimato, saranno messe in campo una serie di azioni per omogeneizzare le piattaforme del fascicolo sanitario elettronico e la sostituzione delle ricette cartacee con quelle digitali.

 

-      Giustizia digitale

Già avviato dal 30 giugno scorso per le "nuove" cause, il Processo Civile Telematico che si propone di ottenere una riduzione dei tempi delle cause e di aumentare l'efficienza in senso digitale della giustizia civile, è stato esteso dal 31 dicembre a tutte le cause, indipendentemente dalla data di iscrizione a ruolo.

A partire dal 30 giugno 2015, il PCT verrà esteso anche ai processi in corte d'appello.

 

-      Italia Login

Italia Login, la Casa del Cittadino è un'iniziativa introdotta nella strategia per la crescita digitale, con l'obiettivo di dotare ogni cittadino italiano di un profilo civico online attraverso il quale accedere a informazioni e servizi pubblici che lo riguardano, in modo profilato.

Prima, però, la P.A. dovrà portare i propri servizi all'interno del portale online.

Per la realizzazione dell'iniziativa, strettamente connessa al sistema dell'identità digitale (Pin unico) si prevede una prima fase attuabile entro la fine del 2015, inerente profilazione e login tramite sistema Spid e anagrafe unica, mentre la seconda fase si realizzerà progressivamente a partire dal 2016 e sino al 2020 con l'incremento dei servizi disponibili.

 

-      Smart Cities & Communities

Dal prossimo febbraio sarà presentato il piano dell'agenda digitale "Città e comunità intelligenti" che si muove in un'ottica di concretezza ed esecutività.

Sino ad oggi, infatti, l'Italia ha finanziato (per oltre 800 milioni di euro tra il 2011 e il 2014) progetti di ricerca rimasti, per lo più al livello di laboratori territoriali, senza tradursi in uno sviluppo concreto per la P.A. e dunque in benefici per i cittadini.

Una volta chiusi i conti, pertanto, con i due bandi Miur del 2012, con l'erogazione dei fondi (per un totale di 318 milioni di euro) stavolta si farà sul serio.

Il piano ha l'obiettivo infatti di realizzare una piattaforma per assicurare la scalabilità, l'interoperabilità e le applicazioni dei progetti, la predisposizione di un repertorio di risorse e strumenti finanziari e di uno statuto di cittadinanza intelligente, oltre alla realizzazione di un'infrastruttura per la misurazione dei benefici.

I fondi sono pari a 400 milioni, provenienti dai piani operativi nazionali e regionali e dalle risorse Horizon 2020. 


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