Roma, 9 mar. (Adnkronos) - L'assemblea di Palazzo Madama ha votato 'no' alla proposta di togliere dal calendario dei lavori dell'aula la riforma previdenziale, inserita dalla conferenza dei capigruppo. La riforma cosi' entra dunque ufficialmente nel calendario dell'aula ma, come spiegato dal presidente del Senato, Marcello Pera, i tempi successivi di esame saranno stabiliti da una apposita conferenza dei capigruppo. Poco prima del voto l'opposizione aveva chiesto la verifica del numero legale. Ma la maggioranza garantiva comunque i numeri per la votazione. Alla ripresa della seduta, le opposizioni hanno fatto sapere che chiederanno il ritorno in commissione lavoro della delega. Alle 14.00, la commissione Lavoro e' tornata a riunirsi per continuare l'esame degli emendamenti. Alla riunione e' prevista la presenza del ministro del Welfare, Roberto Maroni. Secondo quanto riferito dal coordinatore delle segreterie della Lega Nord Roberto Calderoli, la Cdl chiedera' che venga esaminata dall'aula di palazzo Madama il 19 aprile prossimo. Conversando con i giornalisti a palazzo Madama, Calderoli ha spiegato che durante questo intervallo di tempo la commissione avra' tutto il tempo necessario per approvare la delega 'e mandarla in aula con il relatore'. Intanto, dalla maggioranza viene ribadita la disponibilita' al confronto. Il presidente dei senatori di Forza Italia, Renato Schifani, ha spiegato: 'Ci riserviamo, nel prosieguo dell'esame qualunque scelta e soluzione che si muova nel solco della persistente volonta' di realizzare un vero e serio confronto costruttivo sul tema delle pensioni, sia nei confronti delle forze sociali e sia delle opposizioni'. Schifani ha riferito del voto positivo del suo gruppo sul nuovo calendario proposto dalla conferenza dei capigruppo, 'senza alcuna volonta' -ha sottolineato- di forzare i tempi o di accentuare lo scontro su un tema cosi' delicato, quindi aperti a qualunque possibilita' che comporti anche un dilatamento dei tempi della discussione e dell'esame degli altri parlamentari'. Le opposizioni hanno espresso parere contrario sul nuovo calendario. Per il presidente dei senatori della Margherita, Willer Bordon, il nuovo testo presentato dal governo 'una settimana fa non e' stato ancora esaminato dalla commissione. La riforma -ha concluso- deve andare in scena'. Il capogruppo del Prc al Senato, Gigi Malabarba, ha parlato di regolamenti 'stracciati' e Parlamento 'umiliato' per 'imporre un taglio delle pensioni gradito a Bruxelles, ma in modo da non scontentare chi, prima del massacro sociale, vuole sfasciare la Costituzione: ogni settore della maggioranza vuole la sua parte nell'attacco alle condizioni sociali e alla democrazia'. Per il presidente dei senatori diessini, Gavino Angius, l'inserimento formale della delega delle pensioni nel calendario dell'aula, per dimostrare all'Unione europea la buona volonta' del governo e' 'un giochino ingannevole e tanto penoso, per il governo e per il Senato'. 'Siamo contrari alla proposta del nuovo calendario per decenza e dignita'-ha aggiunto - nei confronti del nostro lavoro'.
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