Roma, 3 mar. (Adnkronos) - L'Anm sospende lo sciopero dei magistrati contro la riforma dell'ordinamento giudiziario. Niente piu' astensione dal lavoro la prossima settimana, l'11 e il 12 marzo, come era stato deciso a conclusione del congresso di Venezia. La decisione e' stata assunta dal 'parlamentino' del sindacato delle toghe per acclamazione, al termine di una riunione durata quasi cinque ore. Alla base della decisione unanime del comitato direttivo centrale, come ha spiegato il presidente dell'Anm Edmondo Bruti Liberati, il 'cambiamento di metodo e di clima' registrato all'interno della maggioranza nell'iter parlamentare del ddl. La mobilitazione resta comunque 'alta', tant'e' vero che il cdc dell'Anm si riunira' nuovamente il 2 aprile, quando saranno stati messi nero su bianco gli emendamenti alla riforma annunciati dalla Cdl: in quell'occasione si fara' il punto per 'verificare come si concretizzeranno questi cambiamenti', ha detto ancora Bruti Liberati. Per il ministro della Giustizia Roberto Castelli si tratta di una 'buona notizia'. 'Tutti sanno che sullo sciopero ho sempre mantenuto un atteggiamento neutro -spiega il Guardasigilli-. Chi fa grandi riforme deve lavorare senza lasciarsi influenzare dal clima politico, ma solo in funzione dei cittadini'. Il Guardasigilli, alla Camera per seguire i lavori della commissione Giustizia sulla riforma dell'ordinamento giudiziario, ha comunque chiarito che il testo licenziato dal Senato resta il punto di riferimento, anche se migliorabile: 'Ho sempre ricordato quanto c'era scritto sul documento di verifica -spiega- che dice chiaramente che viene confermato l'impianto del Senato, oltre ai miglioramenti che scaturiscono dalla discussione'. Ancora: 'Ogni opera dell'ingegno umano, nel momento in cui la si fa, e' la migliore possibile. Poi, 'panta rei'...'. Sulle 'rimostranze' dei senatori di maggioranza dopo le annunciate modifiche alla riforma anticipate dai colleghi della Camera, Castelli e' chiaro: 'Da parte di qualcuno sono state espresse opinioni negative che hanno inquietato i senatori. Ma si sapeva che il testo della riforma sarebbe stato affinato'. Soddisfatto anche il leader dell'Udc, Marco Follini. 'Ci sono condizioni piu' favorevoli e piu' propizie al dialogo', dice in un'intervista a Tg Parlamento. Per il leader centrista e' anche 'un buon segno' che l'opposizione, 'almeno una parte, stia scendendo dalle barricate giustizialiste'. Il riferimento e' alle ultime posizioni assunte da Francesco Rutelli, che ha detto 'cose interessanti'.

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