Si è svolto nel tribunale di Cremona il primo processo via Skype, che ha creato così un innovativo precedente in ambito giudiziario che getta le basi per nuovi iter procedurali più snelli ed economici.

Non è la prima volta che il tribunale promuove l'utilizzo della tecnologia per snellire il macchinoso iter processuale: ma questa volta, con videocamera e microfono, i protagonisti del procedimento hanno avuto modo di intervenire in aula in tempo reale e tramite la stessa piattaforma, insomma tutto in "conference call" e senza doversi spostare dalle proprie sedi.

Il processo, che ha visto coinvolti una trentina di imprenditori, ha avuto così una durata dimezzata rispetto ai normali procedimenti che si tengono in aula, e inoltre ha permesso un notevole risparmio economico all'amministrazione e a tutte le persone coinvolte.

Skype è stato utilizzato proprio su richiesta dei 4 imputati e, a quanto pare, non ci sono stati problemi eccetto un piccolo inconveniente - che si è risolto in pochi minuti -  con uno dei testimoni che stava utilizzando un tablet con connessione wi-fi. 

Il giudice Pierpaolo Beluzzi - da sempre favorevole  all'utilizzo della tecnologia e del web in abito giudiziario - ha così potuto  gestire l'intero procedimento "a distanza".


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