Il Garante per la protezione dei dati personali (Newsletter 5/11 gennaio 2004) ha reso noto che proseguiranno gli accertamenti nei confronti di un'azienda sanitaria locale romana al fine di verificare il rispetto di tutte le disposizioni in materia di misure minime di sicurezza per il trattamento di dati personali previste dal Codice sulla privacy (d.lgs. n.196/2003) dopo che, a seguito di un'ispezione sanitaria, era stata rinvenuta della documentazione sanitaria (ricette, cartelle cliniche ecc. ) nel cortile di una biblioteca comunale, liberamente accessibile al pubblico. Nel provvedimento, l'Autorità ha ribadito che i dati personali (in particolare quelli sensibili), devono essere custoditi in modo tale da ridurre al minimo i rischi di distruzione o di perdita, anche se di natura accidentale, di accesso non autorizzato o di trattamento non consentito e che "la mancata adozione delle misure minime di sicurezza configura un illecito penale e può comportare l'ammenda da diecimila a cinquantamila euro o l'arresto sino a due anni".

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