di Paolo M. Storani - L'Avvocatura compatta NON PARTECIPA all'incontro con il Ministro della Giustizia Cancellieri; quello che segue è il testo della lettera che il Presidente del CNF, Guido Alpa ha indirizzato ad Anna Maria Cancellieri dopo le assurde ed umilianti esternazioni dell'altrieri, 2 luglio 2013.
Buona lettura con vive congratulazioni ai nostri rappresentanti per il contegno doveroso tenuto.
"Signor Presidente del Consiglio, Signora Ministro,
in questi giorni abbiamo dovuto rilevare ripetute espressioni pubbliche del Ministro della Giustizia non adeguate al suo ruolo istituzionale e gravemente lesive della dignità e dell'alta funzione che la Costituzione italiana assegna all'Avvocatura. In conseguenza di ciò, il Consiglio nazionale forense, i Presidenti di tutti gli ordini distrettuali, l'Organismo Unitario dell'Avvocatura e la Cassa forense, hanno stamane convenuto sull'inopportunità di partecipare all'incontro con il Ministro della giustizia già fissato per il pomeriggio di oggi.
Con vivissima delusione abbiamo dovuto constatare come le assicurazioni dal Ministro fornite circa la collaborazione e il coinvolgimento dell'Avvocatura nei progetti di riforma della giustizia siano state completamente disattese.
L'Avvocatura, anzi, è stata additata falsamente dal Ministro della Giustizia come ostacolo alla modernizzazione del Paese.
Invece l'Avvocatura si farà carico di sottoporre al Parlamento - che è ancora sovrano in una democrazia parlamentare come la nostra - compiuti progetti di riforma della giustizia riguardanti:
- la disponibilità degli avvocati a concorrere in misura rilevante allo smaltimento dell'arretrato civile non solo in sede di appello ma anche in ogni altro grado della giurisdizione;
- la risoluzione delle controversie con forme diverse dal processo al fine di permettere a tutti l'accesso alla giustizia, oggi ostacolato anche dall'aumento esponenziale dei contributi unificati e dall'introduzione di istituti come la mediazione obbligatoria - anziché facoltativa - che hanno chiaramente fallito la loro missione traducendosi piuttosto in un inutile aggravio di costi per il cittadino; - le camere arbitrali e di conciliazione istituite presso gli Ordini forensi;
- un progetto di riordino della geografia giudiziaria che realizzi un effettivo e dimostrabile risparmio di spesa ed un reale recupero di efficienza;
- un contributo dell'Avvocatura competente anche in materia di giustizia penale.

I nostri migliori saluti.
Guido Alpa".
Per il premier Enrico Letta è una bruttissima ed inedita gatta da pelare: soluzione Idem? Avrei anche un nome da suggerire quale candidata alla successione: Ester Perifano; sarebbe una sorta di risarcimento per l'Avvocatura per il gravissimo vulnus inferto da Cancellieri, non più rimarginabile.
Ed il Presidente della Repubblica cosa pensa delle esternazioni di Cancellieri? Giorgio Napolitano è figlio dell'Avv. Giovanni Napolitano ...
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alla materia della responsabilità civile
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