Nel mercato del lavoro, negli ultimi anni, si registra un crescente dinamismo. Anche se, dunque, non è del tutto esaustiva un'analisi che si fermi al dato normativo attuale, è pur vero che, per intuire gli orientamenti della legislazione di domani, è basilare un'analisi mirata delle linee politico-normative odierne.
L'esigenza di anticipare e prevedere il quadro legislativo di riferimento è resa pressante dalla peculiare articolazione delle fonti che, in particolare nel diritto del lavoro, si è ormai consolidata. Secondo una gerarchia avvalorata da costante prassi, gli orientamenti più generali provengono dall'Unione Europea; nonostante tali indirizzi abbiano, di solito, il carattere di direttiva e, quindi, lascino agli Stati membri ampia discrezionalità circa le modalità di attuazione, essi tracciano, spesso, dei quadri d'intervento che costituiscono un perimetro di riferimento per la legislazione interna, nonché delle indicazioni assai precise e vincolanti per ottenere finanziamenti a valere sul Fondo Sociale Europeo (FSE), attraverso gli strumenti di cui si darà conto a breve. Il Parlamento italiano ha gradualmente consacrato, in materia, la tecnica della legge-delega e, a volte, del regolamento cd. "delegato": attraverso i principi e gli orientamenti così individuati, il Governo è autorizzato ad emanare norme attuative che rendano operativi gli indirizzi predisposti dalle Camere....

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