I magistati che rinviano le questioni piu' 'spinose' e al loro posto trattano cause 'semplici' e 'seriali' rischiano sanzioni disciplinari. A mettere in guardia le toghe dai rischi cui vanno incontro rinviando le cause piu' complesse e' la Corte di Cassazione a Sezioni Unite. Scrivono i giudici con l'Ermellino nella sentenza 14487 che il magistrato che 'privilegia nelle pronunce quelle relative a questioni seriali e di piu' agevole soluzione' pone in essere 'un comportamento ampiamente censurato dall'ambiente forense e dai cittadini'. Sulla base di questo principio, la Cassazione ha confermato l'ammonimento inflitto dal Csm a Francesco Schettino, pretore di Gaeta e attuale consigliere alla Corte di Appello di Napoli. Il magistrato era stato incolpato di aver redatto un numero di sentenze inferiore a quello dei colleghi, di tenere solo due udienze a settimana e di essere 'giudicato negativamente per la propensione al rinvio delle decisioni piu' complesse' dagli avvocati di Gaeta che pure non mettevano in discussione le sue 'capacita' professionali'.

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