Secondo l'Istat il 35,8% delle famiglie italiane si è vista costretta a ridurre la quantità e/o la qualità dei prodotti alimentari acquistati: per Federconsumatori si tratta di "un dato drammatico", considerando che i consumi alimentari sono notoriamente gli ultimi a risentire di una crisi economica.

Non si tratta, tuttavia, di una sorpresa per l'associazione, considerando che secondo quanto dimostrato da dati Bankitalia e da ricerche dell'Osservatorio Nazionale Federconsumatori il potere di acquisto delle famiglie si sarebbe ridotto del 9,8% dal 2008 ad oggi.

Secondo l'O.N.F., infatti, nel 2012 la spesa delle famiglie nei settori dell'alimentazione, dell'abbigliamento, della casa, dei trasporti, degli alberghi e della ristorazione, nonché in quello dei beni e servizi ricreativi, diminuirà di 957,16 euro l'anno a famiglia.

"L'unico settore in aumento, come sempre, è quello del gioco: consumo puramente "consolatorio", tra l'altro sponsorizzato all'inverosimile, e a nostro parere in maniera irresponsabile, per rimpinguare le casse dello Stato facendo leva sulla crisi degli italiani e sulla loro voglia di rivincita" è quanto ha dichiarato Federconsumatori,

Secondo l'associazione bisognerebbe intervenire con decisione, attraverso un blocco delle tariffe, un maggiore controllo sui meccanismi speculativi alla base della crescita incontrollata dei prezzi, e attraverso una lotta serrata all'evasione fiscale:"Senza misure di rilancio e di sviluppo, infatti, la situazione non farà altro che peggiorare, sia sul versante della domanda che, di conseguenza, su quello della produzione e dell'occupazione", il commento conclusivo di Federconsumatori.


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