"Lotta agli sprechi, ai privilegi e maggior efficienza, non certo tagli ai servizi o spostamento della spesa dallo Stato ai cittadini": questo è quello che per il Codacons deve significare la spending review.

L'associazione ha in un comunicato stampa fatto un esempio in merito al settore della sanità: la revisione della spesa in suddetto campo non dovrebbe significare una riduzione del numero dei farmaci a carico del SSN e un loro spostamento nella fascia C a carico dei malati, ma una lotta a quelli che sono definiti veri sprechi.

Il Codacons ha infatti ricordato di aver denunciato lo spreco di soldi pubblici per vaccini pediatrici definiti inutili: le Asl, anziché somministrare i 4 vaccini obbligatori per i bambini, antidifterite, antitetanica, antipoliomelite, antiepatite virale B, inietterebbero un vaccino esavalente che peserebbe maggiormente sulla collettività per un totale di 114 milioni di euro l'anno.

L'associazione ha inoltre rammentato alcune delle proposte fatte negli ultimi tempi affinché lo Stato risparmi senza che la cittadinanza ne risenta:

- eliminazione del gettone di presenza per i consiglieri comunali dei comuni sotto i 5000 abitanti;
- eliminazione delle Comunità montane;
- eliminazione delle Province e non solo una loro riduzione;
- tetto alle consulenze d'oro;
- eliminazione dei consigli di amministrazione delle partecipate degli enti locali;
- taglio serio alle indennità parlamentari, agli stipendi pubblici, alle liquidazioni dei manager pubblici, alle auto blu.

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