All'interno del diritto fallimentare spagnolo, la legge sul fallimento nr. 22/2003 ha creato un procedimento giudiziale unico denominano "Concurso de acreedores", con un provvedimento normativo che ha introdotto una riforma davvero importante. Al tempo, la legge nr. 22/2003 ha previsto un unico procedimento applicabile sia al commerciante che al debitore civile, senza specificare la natura della persona, fisica o giuridica. Lo scopo principale di questa legge è stata la soddisfazione dei creditori, pur preservando i posti di lavoro e la sopravvivenza dell'impresa. Una volta pronunciato il fallimento, era indispensabile determinare l'attivo del debitore e l'elenco dei suoi creditori: una volta approvato l'elenco e l'inventario, subentrava la possibilità di accordo per la remissione del debito non oltre il 50% e, in caso, un differimento non superiore ai 5 anni. Altrimenti, era possibile procedere con la liquidazione dell'impresa o delle unità produttive, pagando così i debiti. A distanza di otto anni, il Parlamento spagnolo ha deciso di cambiare la legge nr. 22/2003 con la legge nr. 38/2011, cambiandone la sostanza: con la nuova legge, sono stati corretti inconvenienti emersi dalla precedente e sono stati aggiunte soluzioni utili allo stato attuale dell'economia. Con la legge nr. 38/2011 si privilegiano infatti gli accordi extragiudiziali e la ristrutturazione d'impresa, semplificando i procedimenti concorsuali, incentivando la soluzione pre-concorsuali in modo da non sovraccaricare i tribunali fallimentari. La nuova legge nr. 38/2011 permette in primis di trovare soluzioni alternative con accordi extragiudiziali per evitare il fallimento. In secondo luogo, si cerca di evitare l'allungamento dello stato d'insolvenza, giacché potrebbe causare un aggravio per il creditore. Per evitare problemi, si sono rese più veloci le procedure concorsuali, privilegiando anche le soluzioni prese con un accordo tra le parti: per intenderci meglio, è stato introdotto un incentivo per il debitore nella ricerca di un accordo col creditore. Se si decide di agire in accordo, la procedura fallimentare viene subito interrotta, previa l'approvazione giudiziale dell'accordo. Va altresì detto che la nuova legge non comporta vantaggi solo dal punto di vista dei tempi e della procedura, bensì, riduce anche la responsabilità degli amministratori di società per azioni. La legge nr. 38/2011, peraltro, rafforza anche la posizione del Registro Pubblico Fallimentare, sostituto del Registro Pubblico delle decisioni in materia d'insolvenza, che garantisce trasparenza e pubblicità. La nuova legge si pone in modo differente di fronte alla imprese sportive: in questo caso si cerca di garantire le competizioni sportive. Sfortunatamente, in Spagna il problema dell'insolvenza delle società sportive è forte, soprattutto nel calcio, dove c'è un debito dei club spagnoli pari a 4 miliardi di euro, con conseguenti mancati pagamenti ai calciatori. A queste società è concesso dilazionare o sospendere il debito, senza dichiarare bancarotta ed incorrere nelle sanzioni. Per gli imprenditori interessati a fare business in Spagna è disponibile una comparativa fiscale con pratico esempio al seguente link:COMPARATIVA FISCALE ITALIA - SPAGNA
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