La Corte di Giustizia Europea (Sentenza 9 settembre 2003) ha stabilito che uno Stato dell'Unione Europea può bloccare l'immissione in commercio di un prodotto transgenico. I Giudici di Lussemburgo hanno però precisato che il blocco, per avere efficacia, deve essere supportato da una effettiva dimostrazione della pericolosità del prodotto per la salute umana. Il rischio pertanto, precisa la Corte, non può essere solo ipotetico ma occorrono indizi precisi. Con questa decisione la Corte ha dato ragione allo Stato italiano e rigettato il ricorso della multinazionale Monsanto che si era rivolta alla magistratura perché un suo prodotto era stato bloccato dall'Italia in quanto conteneva residui di proteine transgeniche.

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