L'avvocato Massimiliano Dona, segretario generale dell'Unione Nazionale Consumatori (UNC), sostiene che anche i consumatori rimasti vittime dell'incidente della Costa Allegra dovrebbero essere risarciti. I turisti presenti sulla nave da crociera erano rimasti ancorati al largo delle Seychelles lo scorso 27 febbraio a causa, ricordiamo, di un incendio avvenuto in sala macchine: il bilancio alla fine è stato positivo, poiché rispetto al ben più drammatico incidente della Costa Concordia, non ci sono stati né morti né feriti, ma Dona sostiene che ci sarebbero comunque i presupposti per un risarcimento a causa di "danno da vacanza rovinata per lo stress ed i disagi subiti", facendo menzione dell'articolo 41 del Codice del Turismo.

Secondo l'avvocato, inoltre, anche i turisti che hanno deciso di rimanere alle Seychelles a spese della compagnia di viaggio, avrebbero diritto al risarcimento del danno subito; tutti gli altri, invece, avrebbero diritto, oltre che al risarcimento, anche al rimborso per intero del viaggio pagato.

Nel comunicato pubblicato sul sito ufficiale, l'Unione Nazionale Consumatori suggerisce inoltre ai consumatori coinvolti nell'incidente di inviare, una volta rientrati nella città di partenza, un reclamo indirizzato direttamente alla sede legale della Costa Crociere S.P.A a mezzo lettera raccomandata con ricevuta di ritorno; l'associazione consiglia inoltre di inviare lo stesso per conoscenza all'UNC, all'indirizzo e-mail consulenza@consumatori.it, indicando nell'oggetto la dicitura NAVE COSTA.

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