Susanna Camusso, segretario generale della CGIL, è stata intervistata da Repubblica.it in occasione dell'inchiesta "Lavoro, la grande crisi" e ha confermato come la situazione relativa all'occupazione sia grave non solo per i giovani precari, ma anche per gli over 50. Secondo la Camusso il Governo Monti dovrebbe concentrarsi su nuove strategie di investimento industriale al fine di far riprendere il paese dalla grave crisi economica che sta vivendo, e critica il rigore delle nuove regole dettate dalla finanziaria additandolo come concausa di ulteriore recessione e diminuzione dell'occupazione più che come portatore di benefici. La leader di CGIL ha inoltre dichiarato come realistici i recenti drammatici dati diffusi dal centro studi di Confindustria riguardanti l'occupazione, secondo i quali nell'anno in corso sarebbero a rischio più di duecentomila posti di lavoro; si è inoltre dichiarata perplessa riguardo ai trecentomila lavoratori coinvolti nelle vertenze al MISE e a quelli in cassa integrazione, non riuscendo a decifrare se prima o poi torneranno ai propri posti di lavoro. Sono infine sostanzialmente tre i nodi da sciogliere secondo la Camusso: il Governo dovrebbe incentivare grandi imprese e grandi "player" dell'economia ad investire e assumersi le proprie responsabilità in modo da rimettere in moto la macchina dell'economia, bisognerebbe mettere in condizioni i giovani, precari, le donne e gli over 50 di lavorare e si dovrebbe capire come si potrebbe sostenere l'apparato produttivo senza ricorrere alla disoccupazione.

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