Se è vero che i padri, si sa, preferiscono dedicarsi al lavoro, le mamme, al contrario danno la precedenza alla cura dei figli. Proprio così. Secondo quanto ha rilevato l'Istat quattro donne su 10 interrompe il proprio lavoro per prendersi cura della prole. Al contrario sono pochissime le richieste di congedo parentale richieste dai padri. Secondo l'Istituto di statistica che ha redatto un rapporto relativo alla conciliazione tra lavoro e famiglia, ben 702 mila donne con figli minori di otto anni hanno dichiarato di aver interrotto la propria attività lavorativa per almeno un mese dopo la nascita del figlio più piccolo. Dati alla mano si tratta del 37,5% delle madri occupate. Di certo uno squilibrio rispetto all'assenza temporanea dal lavoro dei padri che incide sul livello dell'occupazione femminile. Più in generale ciò che si registra è la tendenza a far gravare sulle donne la responsabilità della cura dei figli così come accade per l'assistenza di anziani e disabili. Secondo l'Istituto il fatto che mancano servizi di supporto dell'assistenza si traduce in un ostacolo per il lavoro a tempo pieno di 204 mila donne occupate part-time e per l'ingresso nel mercato del lavoro di quasi 500 mila donne disoccupate.

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