Negli ultimi due decenni, stiamo assistendo all'incorporamento di cittadini ed entità, di amministrazioni pubbliche ed imprese private, nelle nuove tecnologie tipiche della società dell'informazione. Questo sta causando una indiscutibile incertezza giuridica nei rapporti personali e professionali, nonché un disincentivo per certe libertà. Gli atti dei tribunali in difesa della privacy degli individui entrano spesso in conflitto con un'altra serie di diritti e libertà. Il confine tra libertà di espressione e di informazione e il diritto alla privacy, concretizzatasi nel diritto fondamentale alla protezione dei dati personali è sempre più difficile da tracciare volta per volta. Lo è per la dottrina, per i tribunali e, più di tutti, per i cittadini che difficilmente riescono a posizionare le loro azioni od omissioni in una cornice giuridica imperfetta che cambia costantemente. I mezzi di prevenzione dell'uso improprio e indiscriminato dei dati personali da parte dei mezzi di comunicazione, contenuti nei loro massivi archivi informatici, vasti database con numerosi file, si sono tramutati in un problema che richiede una soluzione rapida ed efficace, o perlomeno, che metta in chiaro dove cominciano alcuni diritti e dove finiscono altri. Sappiamo che c'è l'obbligo di garantire il rispetto sia delle amministrazioni pubbliche a tutti i livelli e da aziende private, auto professionali, associazioni e organizzazioni di ogni tipo (compresi i media), che hanno comuni organizzato di dati personali che possono influenzare un modo o nell'altro alla privacy degli individui. Sappiamo che esiste l'obbligo di garantire il rispetto per la normativa sia per le amministrazioni pubbliche di qualsiasi livello così come per le aziende private, professionisti indipendenti, associazioni e organizzazioni di ogni tipo (compresi i media), che abbiano a disposizione archivi informatizzati di dati personali che possano inficiare in un modo o nell'altro la privacy delle persone. Il contenuto di questo obbligo si sta via via perfezionando per tali entità. D'altronde, i media, specialmente quelli che operano su Internet, non hanno ancora trovato la linea rossa che delimita da dove comincia il diritto fondamentale alla protezione dei dati, in relazione al diritto del cittadino ad essere informato e la libertà di espressione e di informazione di cui godono i media e professionisti dell'informazione. Per gli imprenditori interessati a fare business in Spagna è disponibile una comparativa fiscale con pratico esempio al seguente link:COMPARATIVA FISCALE ITALIA - SPAGNA
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