Il Consiglio dei Ministri ha dato il via libera alla manovra da 24 miliardi di euro e il premier Monti nel corso di una conferenza stampa ha spiegato quali sono le principali misure. Monti ha ricordato che siamo di fronte a una crisi gravissima e che il Governo ha ricevuto il compito di salvare l'Italia. Proprio per questo ci si è concentrati sulla crescita e sull'equità. Uno degli argomenti trattati da Monti è quello dei costi della politica che dovranno essere ridotti. L'organizzazione delle province cambierà e i consigli provinciali avranno solo 10 componenti mentre saranno del tutto eliminate le giunte. Monti ha anche annunciato che rinuncerà al suo compenso come presidente del consiglio. Una delle priorità, spiega poi Monti, sarà la lotta all'evasione fiscale. D'ora in avanti non ci sarà più un politica dei condoni ma l'adozione di efficaci sistemi per recuperare i contributi non pagati. Si è previsto anche il pagamento una tantum dell'1,5% su i capitali rientrati attraverso il cosiddetto scudo fiscale. Mentre quanto alla tracciabilità la soglia degli attuali 2500 Euro scende a 1000 Euro.
Anche l'IVA aumenterà ma solo dal 2013 con un incremento di due punti percentuali. Un ulteriore aumento di 0,5 punti scatterà invece nel 2014. Quanto alle imposte si conferma l'aumento dell'Irpef dal 43 al 46% per i redditi superiori ai 75.000 Euro a partire dal 1 gennaio 1011.
Stangata anche sulle auto di grossa cilindrata: per quelle di potenza superiore a 170 Kw si prevede il pagamento di 20 Euro per ogni Kw in più.
Dal 2012 arriva anche l'IMU (imposta municipale) che ripristina in sostanza l'Ici e che si pagherà anche sulla prima casa.
Sul tema pensioni è intervenuto il ministro Fornero per spiegare che d'ora in avanti il criterio contributivo sarà valido per tutti e il sistema pensionistico sarà flessibile perché consentirà di andare in pensione a partire da un'età minima. Le donne potranno andare in pensione a partire da 62 anni di età con una fascia di flessibilità fino a 70 anni. Per gli uomini l'età minima sarà di 66 anni. Novità anche per le pensioni di anzianità: l'età minima contributiva sale a 41 anni per le donne e a 42 per gli uomini.
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