Nel corso della cerimonia di insediamento del Comitato Direttivo della Scuola Superiore della Magistratura, il presidente Napolitano rivolgendosi alla professoressa Paola Severino, chiamata a ricoprire l'incarico di Ministro della giustizia in un momento così difficile, ha dichiarato di essere certo che "non mancherà di promuovere quel confronto costruttivo tra tutti gli operatori del settore e tra i soggetti istituzionali competenti" senza il quale "non possono recuperarsi né l'efficienza né, insieme, quel limpido e razionale funzionamento del sistema : al quale occorre mirare con rigore, serenità e senso del dovere". Il compito più difficile, spiega Napolitano, per il Consiglio Superiore, il Ministro e il Comitato Direttivo "è quello di dare effettivamente vita a un modello di formazione che non serva solo ad arricchire le conoscenze, ma anche a stimolare la consapevolezza dello strettissimo nesso che intercorre tra la tutela dell'indipendenza della magistratura e la qualità del servizio offerto ai cittadini". Secondo il Presidente la formazione deve andare oltre il semplice aggiornamento normativo e giurisprudenziale e deve servire "a far maturare nei magistrati una progressiva consapevolezza del ruolo e della fisonomia costituzionale della funzione esercitata". Napolitano ipotizza un nuovo modello di formazione capace di "armonizzare le esperienze dei magistrati professionali con quelle di tutti gli altri operatori del 'sistema giustizia': in primo luogo con quella dell'Avvocatura [...] e con quella della magistratura onoraria".

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