Il Garante per la protezione dei dati personali ha reso noto (newsletter 7/13 luglio 2003) di aver espresso un parere al Ministero per l'Innovazione e le Tecnologie in merito alla redazione di un regolamento per disciplinare caratteristiche e modalità di rilascio della Carta nazionale dei servizi. Si tratta questa di una carta che consentirà al cittadino che ne faccia richiesta, di accedere per via telematica ai servizi erogati e messi in rete dalle pubbliche amministrazioni, come ad esempio per effettuare un cambio di residenza, richiedere certificati ecc. senza necessariamente recarsi presso gli uffici dell'Ente. Il Garante ha osservato che l'obiettivo di semplificazione posto a base dell'introduzione della Carta potrà essere meglio raggiunto garantendo al cittadino una trasparenza effettiva e il diritto di acquisire agevolmente una piena consapevolezza sull'uso e la circolazione delle informazioni personali che lo riguardano. A fronte di ciò però dovranno essere osservate precise indicazioni, garantite adeguate cautele e fatta chiarezza circa l'uso dei dati in essa contenuti. Nella Carta nazionale dei servizi, infatti, dovranno essere inseriti dati personali, solo quelli ritenuti indispensabili per l'utilizzo della carta, e l'uso della stessa dovrà avvenire nel rispetto di precise garanzie, al fine di evitare possibili incroci indiscriminati di numerose banche dati, anche attraverso ricerche non nominative. Inoltre, precisa l'Autorità, al fine di evitare un uso illecito della carta da parte di terzi, occorre prevedere idonee misure per assicurare che i servizi richiesti siano prestati solo all'effettivo avente diritto. Le comunicazioni che potranno essere rilasciate, precisa il Garante, dovranno essere limitate a un numero ristrettissimo di informazioni e, siccome tale carta è stata studiata anche per effettuare pagamenti informatici, occorrerà chiarire se spetta al cittadino o alla pubblica amministrazione decidere in merito all'introduzione dei dati aggiuntivi e ciò anche al fine di evitare che si creino disparità di trattamento tra gli utenti. L'autorità aggiunge inoltre che, per quanto riguarda il delicato profilo dell'utilizzazione della Carta a fini di monitoraggio delle prescrizioni mediche, farmaceutiche e ospedaliere a fini di contenimento della spesa pubblica, è necessario che tale finalità venga perseguita (con misure che il Garante si è riservato di valutare) nel rispetto del principio di proporzionalità, allo scopo di evitare la costituzione di enormi banche dati contenenti dati sulla salute.

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