Ancora una volta il Codacons annuncia battaglia. Questa volta in favore dei pensionati le cui entrate mensili hanno perso in 18 anni quasi il 50% del potere d'acquisto. In Italia, si legge in un comunicato stampa dell'associazione dei consumatori, "i pensionati sono 16,8 milioni. Di questi, quasi la metà percepisce una pensione da fame pari a 500 euro mensili, mentre l'80% non supera i 1.000 euro mensili. Dal 1993 ad oggi, il potere d'acquisto di chi percepisce una pensione medio/bassa, è calato del 49,3%, e la situazione è destinata a peggiorare se si considerano gli effetti della manovra finanziaria varata dal Governo". Una situazione che non è più sostenibile e a fronte della quale il Codacons è decisa a far partire una class action gratuita contro la pubblica amministrazione per costringere lo Stato ad emettere provvedimenti diretti a riequilibrare la situazione economica degli anziani. "Le pensioni italiane - spiega il Presidente del Codacons - sono tra le più basse d'Europa, e quelle sottoposte alla maggiore pressione fiscale". Ma non basta: "il costo della vita continua ad aumentare inesorabilmente, senza che a ciò corrisponda un incremento del reddito netto percepito dai pensionati". Insomma con un potere d'acquisto dimezzato c'è il rischio che centinaia di migliaia di anziani entrino a far parte della fascia di povertà specie se si considerano le novità introdotte dalla manovra finanziaria che colpiscono in particolar modo il ceto medio-basso. Quello che chiede il Codacons in particolare è un piano di interventi diretto a garantire: più servizi sociali e di assistenza gratuita agli anziani; un sostegno a domicilio agli anziani non autosufficienti; agevolazioni e rateizzazioni per tasse bollette e tributi da pagare; medicine gratis e niente ticket sanitari.

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