Un risarcimento danni di cinquanta euro per ogni utente che, nella giornata di lunedì, ha cercato, invano, di compilare il modulo del quindicesimo "Censimento Italiano delle Persone e delle Abitazioni" promosso dall'Istat. E' quanto chiesto dal Codacons Nazionale a parziale rimborso per i disagi e i disservizi subiti dagli utenti a causa del black out informatico che ha colpito il sito internet dell'istituto nazionale di statistica. Disservizi e disagi vissuti anche da quanti si erano, invece, solo recati presso gli uffici postali per consegnare i moduli già compilati e che sono stati rimandati a casa a causa di un blocco nel sistema. Per facilitare le operazioni di rimborso da parte degli utenti danneggiati, l'associazione dei consumatori ha già aperto un'apposita pagina web a cui collegarsi per chiedere il risarcimento. Un atto dovuto, secondo il presidente nazionale del Codacons Carlo Rienzi, per rispetto di tutti quegli utenti che sono stati danneggiati dal tali falle nel meccanismo. "Il sito internet per la compilazione del censimento online è andato in tilt, mentre altri disagi si sono registrati presso alcuni uffici postali, dove gli utenti che si erano presentati per la consegna dei moduli, sono stati rimandati a casa - spiega il presidente Rienzi - Disservizi che hanno creato un danno evidente ai cittadini." Cittadini che, anzichè uscire, hanno perso l'intera giornata a compilare i moduli del censimento o si sono recati, inutilmente, agli uffici postali senza riuscire a consegnare il modello. "Chi non è riuscito a compilare il censimento per problemi del sito o degli uffici postali può rivolgersi al Codacons - spiega Rienzi - e avanzare la richiesta di indennizzo. Provvederemo noi a girarla all'Istat e in caso di risposta negativa ci rivolgeremo alle autorità competenti per far valere i diritti dei consumatori".

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