Con la manovra definitivamente approvata arrivano diverse misure per mettere a posto il bilancio dello Stato. Si va dai tagli ai redditi dei super ricchi fino alle manette per i grandi evasori. Cattive notizie per chi deve andare in pensione perché ora sarà necessario aspettare più tempo prima di lasciare il posto. Ma vediamo in breve alcune delle misure che sono entrate in vigore:

EVASIONE FISCALE: Giro di vite contro gli evasori. Chi ha aderito al condono tombale del 2002 e non ancora pagato dovrà affrettarsi a pagare la seconda rata. Il fisco provvederà in ogni caso al recupero delle somme dovute on ogni mezzo entro la fine dell'anno. Contro i grandi evasori la manovra ripristina anche la possibilità di carcere per imposte evase superiori a 3 milioni di euro e che rappresentino il 30% del volume d'affari.

AUMENTO IVA: L'aumento dell'Iva andrà a pesare sui consumi passando dal 20 al 21%. Già in questo anno sulle famiglie graverà un costo aggiuntivo di 700 milioni, mentre dal 2012 si attende un gettito di 4,2 miliardi. Aumenti sono previsti anche sulla tassa automobilistica. Gli autoveicoli con potenza fiscale superiore a 225kw dovranno pagare una maggiorazione di 10 euro per ogni kilowatt in piu'.

PENSIONATI: La pensione arriva più tardi. Viene posticipata la decorrenza del pensionamento di anzianità di un mese per chi matura i requisiti nel 2012; di 2 mesi per chi li matura nel 2013 e di tre mesi per chi li matura dal 2014. Cattive notizie anche per le donne del settore privato perché è previsto un innalzamento progressivo dell'età pensionabile già a partire dal 2014. In precedenza si era ipotizzato un innalzamento solo dal 2020. La nuova disciplina entrerà a regime completo il 1 gennaio 2026 anziché il 1 gennaio 2032. Anche il TFR subirà ritardi e verrà versato con un posticipo di sei mesi (posticipo che sale poi a 24 mesi in caso di pensionamento anticipato).

POLITICI: I tagli riguarderanno anche deputati e senatori il cui reddito sarà ridotto del 10% nella parte che eccede i 90.000 Euro e del 20% per la quota che eccede i 150.000. Chi poi ha un reddito da lavoro privato subirà un taglio degli stipendi pari al 20% per redditi superiori a 90.000 Euro e del 40% per i redditi superiori a 150.000. Dalla prossima legislatura la carica di parlamentare sarà incompatibile con altre cariche pubbliche elettive. Sono esclusi dall'incompatibilità la nomina a sindaci dei comuni con meno di 5000 abitanti

SUPER RICCHI: è previsto un contributo di solidarietà con un'aliquota pari al 3% per i redditi che superano i 300.000 Euro. Questo contributo dovrà essere versato fino a quando non sarà raggiunto il pareggio di bilancio. Anche per le rendite finanziarie il prelievo sale al 20% ad eccezione dei titoli di Stato per i quali l'aliquota resta quella del 12,5%.

LAVORATORI: Novità anche sul fronte lavoro. I contratti aziendali di lavoro sottoscritti dalle associazioni sindacali maggiormente rappresentative in azienda, possono prevedere deroghe anche alle disposizioni di legge e alle disposizioni contenute nei contratti collettivi nazionali. Le deroghe sono possibili anche per i licenziamenti ad eccezione di quelli discriminatori.

PUBBLICHE AMMINISTRAZIONI: Già dal 2012 prende il via a cosiddetta spending review per definire i programmi di spesa dell'amministrazione centrale dello Stato. Per il prossimo anno si prevede anche una riduzione delle spese dei Ministeri con un risparmio di circa 10 miliardi nel solo triennio 2012-2014.

ENTI LOCALI E TERRITORIALI: Per il momento le province non si toccano. La soppressione è infatti rinviata a un ddl costituzionale. Per il resto i tagli previsti per le regioni ed enti locali sono pari a 4,2 miliardi nel 2012 e 3,2 nel 2013. Resta l'obbligo di accorpamento dei comuni con meno di 1000 abitanti.


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