Il Codacons promette battaglia per contrastare un fenomeno che l'associazione definsce senza mezzi temini come una vera e propria buffonata. Come si legge in un comunicato stampa, nei test di ammissione per le professioni universitarie sono finite anche domande sui gusti della grattachecca. Ora il codacons sta perparando una class action contro il numero chiuso alle università. "E' assurdo - si legge nel comunicato - che il Governo voglia modificare l'art. 41 della Costituzione sulla libera iniziativa economica e poi impedisca il libero accesso alle professioni. Il numero chiuso alle università, infatti, è lesivo del diritto allo studio e alle professioni garantito dalla Carta Costituzionale agli artt. 3, 33 e 34 e dalle direttive comunitarie e, paradossalmente, non serve a selezionare chi è veramente meritevole di proseguire gli studi ed accedere alla carriera professionale". Secondo il Codacons "il voto dell'esame di maturità, alla fine di un percorso durato ben 5 anni, sarebbe ben più adatto a valutare le capacità rispetto ad un test da risolvere in qualche ora, con domande ridicole e su temi non attinenti al corso di laurea". L'associazione porta come esempio ciò che accade in Francia dove il numero chiuso non esiste ma "le matricole del corso di medicina devono finire il primo anno avendo sostenuto tutti gli esami". In questo modo la selezione avviene davvero in base ai meriti.

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