In un'intervista rilasciata al quotidiano "Il Messaggero" il ministro della Pubblica amministrazione ha dichiarato che "La crisi puo' essere un acceleratore delle riforme e dell'avvio a soluzione dei nostri mali strutturali: troppa economia pubblica, troppe corporazioni, regole vecchie per i servizi pubblici locali e per le professioni, gap nel funzionamento della pubblica amministrazione, carenza di infrastrutture". Secondo il Ministro questo sarebbe il momento per un "esame di coscienza collettivo". "Il giudizio dei mercati - continua Brunetta - per quanto strumentale, e' una fotografia dell'Italia e dell'Europa, dunque di quel che non va nel nostro Paese: fragilita', arretratezze, miopie, egoismi, vizi. Dobbiamo convincere i mercati che siamo un Paese forte, sano, capace di competere, di crescere e soprattutto di onorare nel lungo periodo il proprio debito".

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