Il Decreto sviluppo, contenente numerose misure per rilanciare l'economia italiana, è stato convertito, in via definitiva, in legge dal senato il 7 luglio scorso. Dall'edilizia al turismo, dal fisco alle misure per il Mezzogiorno: un variegato ventaglio di provvedimenti che, in alcuni casi, ha subito sostanziali modifiche in sede Parlamentare. Ecco le principali misure:

FISCO
Il capitolo più corposo riguarda il fisco: l'obiettivo del Governo, attraverso il Decreto Sviluppo, è quello di alleggerire la scure del fisco sui cittadini soprattutto in riferimento alle modalità di riscossione. Niente più ganasce fiscali per importi fino a 2 mila euro: le azioni cautelari ed esecutive potranno scattare solo dopo l'invio di almeno due solleciti di pagamento, a distanza di sei mesi l'uno dall'altro. Niente più ipoteca sulla prima casa né espropri per debiti inferiori ai 20 mila euro. Dal 1 gennaio 2012, inoltre, non sarà più Equitalia a svolgere l'attività di riscossione delle entrate: saranno gli stessi Enti locali a dover predisporre un nuovo servizio di riscossione. Novità importante anche in riferimento agli interessi delle cartelle esattoriali, attualmente al 3%: nel decreto sviluppo il tetto massimo degli interessi, comprensivo di spese di versamento e di riscossione, non potrà superare il punto percentuale (la disposizione è valida solo per le cartelle future).

MEZZOGIORNO
Istituito il credito d'imposta per ogni lavoratore assunto a tempo indeterminato dalle aziende che investono nel Mezzogiorno. Il credito d'imposta, introdotto in via sperimentale fino alla fine del 2012, sarà valevole anche per le imprese che finanziano progetti di ricerca e per gli istituti di ricovero e di cura a carattere scientifico.

MUTUI
Novità per quanto fa riferimento alla rinegoziazione dei mutui a tasso variabile: l'importo dei finanziamenti rinegoziabili, grazie alla legge sviluppo, passa da 150 mila a 200 mila euro. Decisione importante anche per i mutui destinati alle imprese: non sarà più possibile apporre modifiche unilaterali alle clausole dei contratti in corso. Tali variazioni potranno essere apportate solo in sede di stipula del contratto!

EDILIZIA
La legge sviluppo introduce novità importanti anche in tema di appalti: la soglia minima per gli affidamenti senza gara viene innalzata ad un milione di euro. Previsti, inoltre, tetto di spesa per le varianti e limite per le opere compensative.

DISTRETTI TURISTICI
A seguito della modifica in sede parlamentare non si chiameranno più distretti "alberghieri": godranno di agevolazioni e di semplificazioni in tutti i campi, andando a costituire delle zone a "burocrazia zero". Stralciata, fortunatamente, la norma sul diritto di superficie ventennale, osteggiata da molti esperti del settore e dai sindacati.
Vai al testo del Decreto Sviluppo (aggiornato alla LEGGE 24 dicembre 2012, n. 228 (in SO n.212, relativo alla G.U. 29/12/2012, n.302) :
Testo del decreto sviluppo (70/2011) come pagina web (riservato iscritti)
Il testo del Decreto Sviluppo (n.70/2011) - in PDF

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