È stato approvato dal Consiglio dei Ministri uno schema di decreto legislativo che recepisce una direttiva europea sull'utilizzazione e la commercializzazione delle acque minerali naturali e che si pone l'obiettivo di garantire una maggiore tutela della concorrenza e della salute dei consumatori. Il decreto si occupa delle acque minerali naturali e delle acque di sorgente. Le prime sono considerate quelle acque che "provengono da una o più sorgenti naturali o perforate e che hanno caratteristiche igieniche particolari ed, eventualmente, proprietà favorevoli alla salute". Si distinguono dalle normali acque potabili per alcune caratteristiche relative alla purezza e alla presenza di minerali e di oligominerali. Sono considerate "acque di sorgente" quelle "destinate al consumo umano, allo stato naturale e imbottigliate alla sorgente, che, avendo origine da una falda o giacimento sotterraneo, provengano da una sorgente con una o più emergenze naturali o perforate, le cui caratteristiche sono valutate sulla base di criteri geologici, organolettici, fisici, chimici, microbiologici". Chi vuole ottenere il riconoscimento di un'acqua minerale naturale o di sorgente deve inviare apposita domanda al Ministero della Salute con la documentazione necessaria a fornire indicazioni sulla caratteristiche dell'acqua. Il riconoscimento deve chiederlo il titolare di concessione o subconcessione mineraria e l'utilizzo della sorgente è comunque subordinato all'autorizzazione regionale che deve prima verificare se gli impianti siano stati realizzati in modo tale da escludere il pericolo di inquinamento e da conservare determinate proprietà dell'acqua.

In evidenza oggi: