Il Consiglio Nazionale Forense ha approvato una proposta di integrazione del codice deontologico per dettare nuove le regole per gli avvocati che svolgono il ruolo di mediatori. D'ora in avanti un avvocato non potrà assumere la funzione di mediatore se non ha una competenza adeguata nella materia oggetto del procedimento e dovrà evitare in ogni caso ogni possibile conflitto di interessi o di incompatibilità. Ciò che si ipotizza è di inserire un nuovo articolo (55 bis) al codice di deontologia forense. La proposta è stata inviata a tutti gli ordini che dovranno far pervenire le proprie osservazioni e proposte di modifica entro il 30 giugno prossimo. Decorso tale termine si prevede che il Consiglio potrà deliberare nella seduta di metà luglio. La circolare del Consiglio spiega che 'In attesa delle auspicate modifiche dell'istituto conseguenti anche alla verifica della sua costituzionalita, 'la messa a punto deontologica e' stata ritenuta in ogni caso passaggio urgente e ineludibile per consentire ai Consigli degli Ordini il governo dell'istituto anche nei suoi aspetti deontologici e nelle sue ricadute disciplinari'.
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