Presso la Sala Stampa di Palazzo Chigi si è svolta la conferenza stampa sul Piano straordinario di digitalizzazione della Giustizia, a due mesi dalla sua entrata in vigore. A presentare i primi, positivi, risultati, sono stati il Ministro della Giustizia Angelino Alfano e il Ministro per la Pubblica Amministrazione, Renato Brunetta. Il piano straordinario era stato approvato, lo scorso 10 marzo, dal Consiglio dei Ministri. L'obiettivo dichiarato e, secondo i soggetti coinvolti già parzialmente raggiunto, è quello di ridurre i tempi del processo, facilitare il lavoro dei magistrati, ridurre i costi di gestione amministrativa della giustizia e liberare risorse umane da attività "evitabili" attraverso la digitalizzazione degli atti e delle procedure. Il Piano si articola in tre linee guida: la digitalizzazione degli atti, il "passaggio" alle notifiche e ai pagamenti online. Secondo i dati forniti dai Ministeri coinvolti, "attualmente sono 386, pari all'81% del totale di 477, gli uffici giudiziari che hanno aderito al piano e se ne aggiungeranno presto altri 82, che stanno formalizzando la loro adesione." Il Ministro dell'Amministrazione pubblica ha annunciato che, a breve, sarà emanato un decreto con il quale sarà reso obbligatorio il canale digitale che sostituirà, progressivamente e completamente, il canale cartaceo. Soddisfazione per i risultati dei primi due mesi del Piano straordinario è stata espressa dallo stesso Ministro della Giustizia secondo il quale "spirito di rivendicazione dei risultati raggiunti dal governo nell'affrontare le emergenze longeve della giustizia italiana tra cui quella della lentezza dei processi, affrontata con una strategia chiara della quale la digitalizzazione è parte fondamentale". "Non è un proclama- aggiunge Alfano- ma la digitalizzazione è stata affrontata attivando regole e con la concretezza delle azioni'.

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