Il Consiglio dei Ministri del 5 maggio 2011 ha approvato uno schema di Regolamento, proposto dal Ministro del lavoro e delle politiche sociali, che reca misure di tutela della salute e della sicurezza dei lavoratori che svolgano attività in luoghi caratterizzati da un rischio infortunistico particolarmente elevato, quali silos, cisterne, cunicoli e simili. Il testo, sul quale verrà acquisito il parere del Consiglio di Stato e della Conferenza Stato-Regioni, prevede il rafforzamento della tutela della salute e della sicurezza dei lavoratori che svolgono la propria attività in ambienti "confinati" con l'obiettivo di impedire che in luoghi così pericolosi possano operare persone non adeguatamente formate o, comunque, non a conoscenza dei rischi presenti ed al fine di ridurre al minimo i rischi propri di questo genere di attività. In particolare il Regolamento prevede l'imposizione, alle imprese e ai lavoratori autonomi, che svolgano attività in detti ambienti, in aggiunta agli obblighi già gravanti in materia di salute e sicurezza sul lavoro, dell'obbligo di procedere a specifica informazione, formazione e addestramento, anche per il datore di lavoro, sui rischi e sulle peculiari procedure di sicurezza ed emergenza che in tali contesti debbono applicarsi; l'imposizione ai datori di lavoro delle imprese e ai lavoratori autonomi dell'obbligo di possedere dispositivi di protezione come maschere protettive, imbracature, rilevatori di gas, respiratori e dell'obbligo di predisporre il necessario addestramento; l'applicazione delle regole della qualificazione non solo nei riguardi dell'impresa appaltatrice ma anche nei confronti delle eventuali imprese subappaltatrici; l'obbligo di presenza di personale esperto, in percentuale non inferiore al 30% della forza lavoro, con esperienza almeno triennale in attività in "ambienti confinati", assunta con contratti di lavoro subordinati o con altri contratti (in quest'ultimo caso certificati in base al decreto n. 267/03).

In evidenza oggi: